martedì 26 maggio 2009

GLI ARREDI

Ciao a tutti carissimi lettori!!!
Come state con questo caldo infernale???
dai, forza.. ci sono io a tirarvi su il morale, leggetevi il mio nuovo post così vi rilassate un pò....:-D
Oggi voglio parlarvi dell'arredo all'interno di un asilo nido.
E' necessario infatti che l'arredo risponda alle richieste funzionali ed educative!!
Un arredo per essere funzionale deve presentare delle caratteristiche che permettono di essere facilmente utilizzato e strutturato secondo le necessità ed i bisogni del nido.

Caratteristiche fondamentali devono quindi essere: la robustezza che evita un deterioramento della struttura, la leggerezza che permette i facili spostamenti e le veloci composizioni, la sicurezza che evita spiacevoli incidenti specialmente per i più piccoli.
Molta attenzione per quanto riguarda la pericolosità di alcuni arredi viene posta anche su oggetti che possono presentare angoli e spigoli sporgenti, che sono la causa di incidenti.
Un arredo per essere funzionale deve avere anche la caratteristica di essere facile da pulire.
Molto spesso mobili con incastri o poltrone con stoffe delicate, rendono difficoltosala pulizia!!!!!
Un'attenzione particolare viene rivolta al materiale con cui un arredo è costruito.
Un materiela come il legno rende più caldo l'ambiente, rispetto alla plastica e la formica.

Ciò che infine influenza l'ambiente del nido è il colore;

- i colori caldi infatti stimolano le attività motorie e accelerano le funzioni fisiologiche, adatti al gioco, al movimento.
- i colori freddi invece si adattano meglio negli ambienti dove il bambino trova la sua intimità, nella stamza del sonno.

Anche per oggi vi ho parlato un pò del nido... mi raccomando aspetto i vostri commenti!!!!!!!!!!!!!
Io mi sventolo:-)
Ciaooooooo..............:-D

venerdì 15 maggio 2009

SPAZI DEL NIDO: Struttura architettonica

Ciao miei cari lettori .....!!!!:-)
Come state???
Io bene.. ho raccolto un altro pò di informazioni per voi riguardanti il NIDO.
Oggi vorrei parlarvi di com'è strutturato un asilo nido perchè è importante sapere com'è fatto all'interno e quali caratteristiche di sicurezza e benessere offre al bambino.
Una caratteristica tipica degli edifici del nido è la disposizione di tutto l'ambiente su un unico piano, quello terreno, offrendo un immediato ingresso ai bambini nell'edificio, ma anche evitando la presenza di scale all'ingresso che costituiscono una vera e propria barriera architettonica sia fisica che psicologica.

La disposizione dell'edificio su un unico piano terra comporta anche la presenza di un giardino adiacente di straordinaria importanza.

All'interno del nido sono previsti:

- spazi che tengono conto delle attività dei bambini,

- locali per adulti, nei quali gli educatori si cambiano gli abiti, organizzano il lavoro,

- vari locali come stireria, lavanderia.

La suddivisione degli ambienti destinati ai bambini avviene in base all'età.
Vi è infatti:
- un reparto dei lattanti che ospita a piccoli fino a 10-12 mesi,
- il reparto dei semidivezzi frequentato dai bambini dai 10-12 mesi fino i 22 mesi circa,
- infine, quello dei divezzi che accoglie i bambini dai 22 mesi ai tre anni.
Ogni reparto del nido, ha:
- un locale dove si svolgono attività ludiche,
- un locale per il pranzo,
- un locale di riposo,
- un locale-bagno dove c'è tutto l'occorrente per l'igiene e il cambio dei bambini.

Spero di avervi dato un quadro generale per quanto riguarda la suddivisione degli spazi all'interno dell'asilo nido.
Nel prossimo post approfondirò questo punto parlandovi degli arredi.
A presto.....:-)
CIAO!!!!!!!!

venerdì 8 maggio 2009

INSERIMENTO (seconda parte)

L'inserimento può essere definito come il periodo necessario al bambino, ai genitori ed educatori per ambientarsi alla nuova situazione comunicativa-relazionale che si va creando a seguito dell'entrata del bambino al nido.
Questo periodo diventa un evento "eccezionale" intendendo con ciò il fatto pur essendo una esperienza normale, rappresenta un momento particolarmente intenso di emozioni, di cambiamenti, di ricerca di fiducia, che rendono l'esperienza soggettiva.

Nei primi giorni di frequenza il bambino seguito dal genitore limita la sua presenza al nido per poche ore.Durante questo periodo il bambino non si ferma a mangiare, a dormire, al bagnetto...
Col passare dei giorni, solitamente dopo due settimane, le ore di permanenza del bambino aumentano fino a che il bambino dimostra di aversi ambientato.

Per favorire l'ingresso del bambino, si preferisce proporre questa esperienza sempre a un numero ridotto di bambini per volta. Si crea così un inserimento a piccoli gruppi che permetta al bambino e all'educatore di stabilire un rapporto diretto.
Infine è utile che gli educatori facciano un resoconto finale sull'andamento degli inserimenti evidenziando i problemi emersi, utili per un futuro.

Ciao, a presto cari lettori!!!!!!!

INSERIMENTO (prima parte)

Buongiorno a tutti voi miei lettori ...!!!!
Come state??
Io vi continuo a parlare del "mio mondo" .. il NIDO!
Oggi tratterò l'inserimento dei bambini al nido.
Mi sono un pò informata e ho constatato che molti genitori quando si trovano a dover decidere l'iscrizione del proprio figlio al nido, sono presi da un senso di smarrimento con un senso di colpa e frustazione. Questi stati emotivi sono dovuti al fatto che il nido è una realtà educativa non ancora conosciuta come la scuola materna o elementare; è ancora diffusa l'idea del nido assistenziale e non educativo; alcuni genitori temono che la figura dell'educatore possa sostituire la loro di genitore.Questi sono alcuni problemidei genitori.


Se i genitori venissero a conoscenza di qual'è la reltà del nido, di come è organizzato e come funziona, di quali sono i suoi spazi, di chi lavora, di quali e quanti bambini frequentano, di qual'è l'educatore che seguirà il figlio.... potranno stabilire questo nuovo rapporto di fiducia e collaborazione.

Con questo mio argomento voglio proprio far conoscere a tutti voi questo mondo del nido e dei bambini.


lunedì 4 maggio 2009

Ciao a tutti !!!!

Sono di nuovo qui a parlarvi del Nido ...

Riprendendo da dove mi ero fermata, voglio approfondire il tema riguardante la programmazione, evidenziando le 3 fasi di questa.


La prima fase della programmazione è quella che avviene all'inizio dell'anno e dura circa un mese e mezzo; è la fase dell'analisi della situazione di partenza.

Questo primo periodo ha come scopo quello di raccogliere più informazioni possibili sul bambino che frequenta il nido, la sua storia, la famiglia, i suoi bisogni ...

La seconda fase della programmazione si basa sulla raccolta dei dati ottenuti attraverso l'osservazione e le informazioni relative al bambino.

Questo è il momento della programmazione didattica vera e propria che si articola nel definire gli obiettivi generali, specifici, strategie ....


Infine, nella terza fase, viene attuata attraverso una mirata preparazione dell'ambiente, in questo modo si può osservare se il bambino raggiunge gli obiettivi prefissati.

Concludo così questo post, in attesa di scrivere il prossimo spero che qualcuno trovi interessante ciò che scrivo e venga a leggere i miei post!!!!!!!!!!!

Ciaoooooooo.....:-)