L'inserimento può essere definito come il periodo necessario al bambino, ai genitori ed educatori per ambientarsi alla nuova situazione comunicativa-relazionale che si va creando a seguito dell'entrata del bambino al nido.
Questo periodo diventa un evento "eccezionale" intendendo con ciò il fatto pur essendo una esperienza normale, rappresenta un momento particolarmente intenso di emozioni, di cambiamenti, di ricerca di fiducia, che rendono l'esperienza soggettiva.
Nei primi giorni di frequenza il bambino seguito dal genitore limita la sua presenza al nido per poche ore.Durante questo periodo il bambino non si ferma a mangiare, a dormire, al bagnetto...
Col passare dei giorni, solitamente dopo due settimane, le ore di permanenza del bambino aumentano fino a che il bambino dimostra di aversi ambientato.
Per favorire l'ingresso del bambino, si preferisce proporre questa esperienza sempre a un numero ridotto di bambini per volta. Si crea così un inserimento a piccoli gruppi che permetta al bambino e all'educatore di stabilire un rapporto diretto.
Infine è utile che gli educatori facciano un resoconto finale sull'andamento degli inserimenti evidenziando i problemi emersi, utili per un futuro.
Ciao, a presto cari lettori!!!!!!!
Sagoma di Anima..ni
6 anni fa
ciao Ilenia!!!!
RispondiEliminaanche a me piace molto il tuo argomento.....dai notizie che si potrebbero dare per scontate ma spesso non ci rendiamo neanche conto di quanto sono importanti certi comportamenti per i bambini piccoli...te lo dico per esperienza...continua così...e...se tu hi qualche curiosità o spunto sul mio argomento non esitare a scrivermi...baci baci...